Come una specie di bilancio dell'anno 2019, ecco le tre opere che ho consultate più spesso durante quest'anno che passa: Su ekphrasis, (1) Michael Squire, The Iliad in a Nutshell: Visualizing Epic on the Tabulae Iliacae (2012), il libro di base, insieme a David Petrain, Homer in Stone. The Tabulae Iliacae in their Roman Context (2014) ed a Nina Valenzuela Montenegro, Die Tabulae Iliacae. Mythos und Geschichte im Spiegel einer Gruppe frühkaiserzeitlicher Miniaturreliefs (2004), al mio seminario 'Western Classical Literature' del trimestre invernale presso ICU, essenziale per approfondire le problematiche 'immagine e testo', soprattutto di Ilias e Ciclo epico;
E poi (2) LIMC (1981-2009) per il lavoro di prima edizione, in giapponese, commentata di Eikones di Philostratos e di Ekphraseis di Kallistratos, che va inoltrato in due anni. Ora m'interessano, tra tutte le immagini di Guerra troiana, 4N, 5O, 6B di Tabulae Iliacae che rappresentano l'ἀσπίς Ἀχιλλῆος, in paragone a Il.18.483-608 ed a una versione 'aggiustata' in Philost.Iun.10, Πύρρος ἢ Μῦσοι.
Per quanto riguarda i bronzi greci, (3) Le grandi statue in bronzo nel mondo mediterraneo antico: la tecnica di costruzione ed il contenuto significativo (2003), la mia tesi di dottorato di ricerca, in giapponese, Univ. di Tokyo, consultato di nuovo, insieme alle infinite altre opere di Formigli, Vidale/Micheli, Giumlia-Mair, Mattusch, Haynes, Rolley, Willer, Zimmer, Moreno, Castrizio, ... durante la scrittura di nostri cinque articoli per gli Atti del Convegno Riace 2018. L'anno prossimo saranno rinnovate le pagine di Riace, Peiraieus (Apollon/Athena/Artemis AB), Antikythera e di Quirinale (Pugile/Principe). Ringrazio tutti gli studiosi predecessori. Io sono un semplice grano di sabbia in una spiaggia infinita di ricerche in perpetua metamorphosis.